Con l’ultimo decreto legge sul Green Pass n. 127/2021, il Governo ha esteso l’uso di tale strumento per permettere l’accesso ai luoghi di lavoro privati da parte dei soggetti muniti di tale certificato, che svolgono, a qualsivoglia titolo, la propria attività lavorativa in tali luoghi.

Questa nuova misura, applicabile dal 15 ottobre p.v. e sino al termine dello stato di emergenza Covid-19 fissato per il momento al 31 dicembre p.v., avrà un impatto immediato dal punto di vista privacy e comporterà la necessità di approntare alcuni adempimenti da parte dei titolari del trattamento.

Innanzitutto, andrà predisposta un’informativa privacy per informare gli interessati di questa nuova attività di trattamento relativa alla mera visualizzazione e consultazione dei dati personali indispensabili per la finalità di verifica della titolarità di validi Green Pass (i.e.: nome, cognome, data di nascita, informazione sulla validità/invalidità della certificazione), senza procedere alla raccolta e conservazione di tali dati. In caso di dubbi, potrà essere richiesto all’interessato di esibire un documento d’identità. 

Andranno, inoltre, integrati gli incarichi e le nomine a responsabile in modo che chi materialmente effettuerà questa verifica – secondo le modalità tecniche consentite per legge – sia autorizzato al trattamento dei dati in questione.

Infine, bisognerà aggiornare i registri del trattamento, dando atto di questa nuova tipologia di gestione dei dati.                                   

Avv. Santina Parrello