Il 19 gennaio 2022, a seguito del deposito da parte dell’Austria, quale tredicesimo Paese UE, dello strumento di ratifica del Protocollo sull’Applicazione Provvisoria (PAP) dell’Accordo sul Tribunale Unificato dei Brevetti (Unified Patent Court Agreement, o UPCA, in notazione inglese), ha preso definitivamente il via il processo che porterà all’entrata in vigore del sistema del Brevetto (ad effetto) Unitario e relativo Tribunale Unificato.

Si stima che la fase di applicazione provvisoria durerà almeno 8 mesi (cfr. https://www.unified-patent-court.org/news/austria-closes-loop-protocol-provisional-application-upc-agreement-has-entered-force), periodo necessario per finalizzare attività cruciali quali la selezione, contrattualizzazione e formazione dei giudici (togati e tecnici del TUB), e per rendere operative le divisioni centrali, regionali e locali del TUB. Al termine di questa fase la Germania depositerà lo strumento di ratifica dell’UPCA per consentire l’entrata in vigore dell’Accordo.

Sia l’UIBM che l’EPO, al momento, stimano che il nuovo sistema brevettuale unitario potrà essere operativo nella seconda metà del 2022; assai più verosimilmente agli inizi del 2023.

Ma cosa cambierà?

In estrema sintesi, con l’entrata in vigore (e a regime) dell’UPCA, una volta ottenuto dall’EPO un Brevetto Europeo (in base all’European Patent Convention (EPC)), il titolare potrà depositare (entro un mese dalla pubblicazione della menzione di rilascio) una “request for unitary effect” all’EPO per ottenere un Brevetto (ad effetto) Unitario. Il Brevetto Unitario rappresenterà un titolo unico, valido per la maggior parte del territorio UE, che andrà ad affiancare, ma non a sostituire, il Brevetto Europeo “classico”; per esso non saranno più necessarie le fasi di nazionalizzazione (con il deposito delle traduzioni e il pagamento delle relative tasse, anche di mantenimento); sarà un titolo unico, con un’unica procedura di rilascio (validazione e rinnovo), valido per maggior parte del territorio UE; per una sintesi, anche visiva, dell’applicazione geografica dei due sistemi a regime cfr. https://www.epo.org/law-practice/unitary/unitary patent.html); attualmente sono 17 i paesi che, nell’ambito della cd. cooperazione rafforzata (cui aderiscono 25 dei 38 paesi aderenti all’EPC, in pratica tutti i Paesi UE, eccetto Spagna e Croazia) hanno ratificato l’UPCA.

Al Brevetto Unitario si affiancherà il Tribunale Unificato dei Brevetti che avrà competenza esclusiva per giudicare le controversie in UE in materia di validità e contraffazione, sia per i Brevetti Unitari che per quelli Europei tradizionali, convalidati negli stati membri dell’UPCA. Ai Tribunali nazionali resterà la competenza a decidere le controversie relative ai brevetti europei tradizionali, o ai brevetti europei pur validati negli stati membri dell’UPCA per i quali si sia optato per escludere l’effetto unitario.

L’Italia, e Milano, giocano un ruolo primario nel processo di costruzione del nuovo sistema brevettuale unitario; non solo perché il nostro paese ha da tempo ratificato sia l’UPCA che il PAP (e opportunamente adattato anche il Codice della proprietà industriale) e ospiterà una divisione locale del TUB, ma anche perché – come riferito in una precedente news – Milano è in corsa per l’assegnazione della terza sezione della Divisione Centrale del TUB, in sostituzione di Londra.

Avv. Filippo Canu